Non esiste conflitto relazionale in cui sei coinvolto di cui tu non sia anche responsabile.
Ogni conflitto presuppone di essere vissuto almeno in due per poter esistere.
So che questa affermazione potrebbe non piacerti, perché magari oggettivamente non hai co-partecipato all’origine del conflitto.
Quando parlo di responsabilità, mi riferisco alla scelta – spesso inconsapevole – di alimentare il conflitto o anche di non alimentarlo ma di restarci.
Restare nel conflitto è anche una scelta
Una “scomoda” permanenza ci fa spesso rimanere nel loop: “cosa posso fare per far cambiare l’altro?” oppure “cosa posso fare per adattarmi meglio?”.
Presupponiamo dunque che tutto si risolva con il cambiamento dell’altro o allontanandoci ancor più da noi stessi, in nome di un adattamento che ci fa implodere emotivamente.
Ed è qui che torna la mia citazione preferita, intorno alla quale avevo scritto un intero articolo: “Come dentro, così fuori”.
Sì perché il passaggio che siamo tenuti a fare è quello da “vorrei che l’altro…” a “quali bisogni sto cercando di soddisfare rimanendo in una certa dinamica?”.
Tornare a sé per uscire dal conflitto
Non è mai il controllo a salvarci, bensì la consapevolezza.
Non la reazione o la passività, bensì la scelta.
E quando si torna a sé stessi, quando ci si connette con i propri bisogni profondi, si apre un ventaglio di soluzioni a livello relazionale: comunicare meglio e di conseguenza essere maggiormente compresi, saper stabilire confini chiari, cambiare direzione se necessario.
Lo so, lo so benissimo che non è facile, soprattutto quando il conflitto si manifesta in ambito familiare.
Non a caso ho scelto di parlarne adesso, a poche ore dalle festività natalizie che per molti saranno l’ennesimo banco di prova nell’affrontare dinamiche ricorrenti con i propri parenti.
D’altronde si sceglie di fare un percorso di crescita personale proprio per vivere diversamente le medesime situazioni, non necessariamente per cambiarle.
Non accade tutto in modo immediato: occorre imparare a stare un po’ nelle proprie emozioni, nel proprio corpo. Occorre tornare a sé stessi.
Nell’augurarti un sereno Natale, ti invito a scrivermi se ti va di condividere la tua esperienza, magari legata proprio a questo particolare periodo dell’anno!
E nel frattempo che mi organizzo a condire i miei articoli con foto scattate direttamente da me, ti rimando ad una foto del mio profilo IG postata in vista del Natale 2023, con una modella un po’ particolare!