3 segnali di crescita personale che mostrano che sei sulla buona strada

3 segnali di crescita personale che mostrano che sei sulla buona strada

Il percorso verso il miglioramento di sé e delle proprie relazioni è, potenzialmente, infinito. Eppure, lungo la strada, emergono traguardi preziosi: tappe che ti permettono di riconoscere i progressi fatti e che ti danno la spinta per compiere il passo successivo.

La mia parte razionale ha sempre avuto bisogno di “vedere” risultati tangibili. E dopo molta osservazione – prima su di me, poi su chi accompagno o conosco bene – ho individuato tre segnali di crescita personale che appaiono con sorprendente chiarezza quando il cammino interiore procede davvero.

1) Diminuisce la permalosità

Nota se i giudizi o i pareri altrui hanno ancora il potere di accenderti, metterti sulla difensiva o rovinarti l’umore per ore.
Se è così, il viaggio interiore che stai compiendo dovrebbe avere la forza, nel tempo, di renderti molto più stabile… quasi immune.

Pensaci: quando qualcuno mette in evidenza un tuo difetto, hai due modi di reagire in modo sano.

Primo scenario: senti un pacifico disaccordo. Pensi che l’altro si sbagli o non ti conosca abbastanza. Potreste parlarne, ma la tua pace interiore rimane lì, intatta.

Secondo scenario: riconosci che l’altro ha toccato un punto vero. E, in base al tuo stadio evolutivo, può succedere una di queste due cose:

  • provi un po’ di rabbia, ma riconosci subito che nasce dai tuoi “residui di non accettazione di te”, e torni a lavorarci
  • accetti serenamente l’osservazione, magari ci ironizzi su, la trasformi in un nuovo spunto di crescita – o semplicemente la lasci andare

Una precisazione importante: la diminuzione della permalosità non è una posa. Non è “sorridere mentre si implode”. È qualcosa che avviene nel proprio sentito profondo, non nella risposta che mostriamo al mondo.

E la consapevolezza della propria permalosità è già, di per sé, un passo decisivo verso l’evoluzione.

2) Diminuisce il bisogno di contrattaccare

In passato, pur essendo un pacifista, ogni volta che mi sentivo attaccato, passavo minuti a progettare la risposta più tagliente possibile. Volevo “colpire più forte”, mettere al tappeto l’altro con le parole.

Oggi, quando ci ripenso, provo solo tenerezza verso quella versione di me.

Quando sei davvero sulla buona strada?
Quando, di fronte a un attacco, in te prevale l’ascolto profondo, la comprensione del dolore dell’altro, più di qualsiasi impulso a rispondere o farti valere.

E se questo punto ti sembra ancora lontano, non preoccuparti: è assolutamente naturale.

3) Diminuisce il bisogno di compiacere

Nota se ancora fai fatica a dire di no, se tendi a mettere i bisogni degli altri davanti ai tuoi anche quando questo significa soffocarti un po’.

Il terzo grande segnale di crescita consiste proprio nel ribaltamento di questa dinamica.
Col tempo, i sensi di colpa legati ai tuoi “no” diminuiscono fino quasi ad azzerarsi.

E non si tratta di diventare egoisti.
Significa dare, aiutare e andare incontro all’altro senza tradire te stesso, e solo quando è sano farlo.

Dalla comprensione alla trasformazione

Comprendere questi tre punti a livello razionale può essere semplice.
La vera trasformazione, però, avviene nel sentito, nel modo in cui il tuo mondo interno cambia e si riequilibra.

E la propria interiorità è l’unica variabile sulla quale si può lavorare, come in fondo avevo già scritto nel mio primo articolo su questo blog.

Se ancora sai poco di me, puoi leggere il mio “chi sono” oppure visitare il mio profilo instagram o chiedermi info tramite i miei contatti whatsapp o mail.



“Ti aiuto a capire cosa senti dentro di te, così poi riesci a comprendere cosa vuoi e come stare bene.”​

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